Una visione Biodinamica
Il termine biodinamica (Bíos + Dynamis) rimanda a due significati: la potenza della vita e la possibilità della vita. Aderire alla filosofia biodinamica per Sincette rappresenta proprio questo: ascoltare la natura rispettando le sue leggi e coltivare la terra senza arrecare danno.
La Svolta
L’avvicinamento di Sincette al metodo biodinamico risale al 1997, grazie alla consulenza di Jacques Mell, fondatore Bio-Dynamie Conseil e segretario Demeter Francia. L’azienda inizia così a sperimentare un modo di coltivare senza concimi chimici e prodotti fitosanitari di sintesi, basato sulla conoscenza globale del pianeta e del suo rapporto col cosmo, così da favorire una cosciente utilizzazione delle forze naturali.
![image00002](https://www.sincette.it/wp-content/uploads/2024/01/image00002-scaled.jpeg)
ISPIRAZIONE
Jacques Mell
Grazie al percorso intrapreso con Jacques Mell, concluso nel 2012 per ragioni d’età, Ruggero Brunori e Andrea Salvetti diventano vignaioli e ambasciatori della filosofia biodinamica. Il patrimonio culturale e professionale di Mell porta Sincette, nel 2011, ad essere la prima azienda vitivinicola lombarda a ottenere la certificazione Demeter.
la biodinamica
Principi fondamentali
Per Sincette l’adesione al metodo biodinamico in agricoltura si realizza seguendo alcuni principi fondamentali.
![Rendere vivo il suolo](https://www.sincette.it/wp-content/uploads/2021/04/Rendere-vivo-il-suolo.jpg)
Rendere vivo il suolo
per far crescere le piante nel modo più naturale possibile, grazie al nutrimento fornito dalla terra.
![Utlizzare preparati](https://www.sincette.it/wp-content/uploads/2021/04/Utlizzare-preparati.jpg)
Utilizzare preparati
da spruzzo e da inoculo opportunamente dinamizzati per migliorare la crescita delle piante.
![Sovescio nei vigneti](https://www.sincette.it/wp-content/uploads/2021/04/Sovescio-nei-vigneti.jpg)
Sovescio nei vigneti
per aumentare la biodiversità e quindi la resistenza delle piante e fornire loro nutrimento in modo naturale.
Si vuole infatti creare un bilanciamento tra la forza terra e quella cosmo per assicurare l’equilibrio all’interno delle piante.
Il lavoro in vigna è quindi centrale nel percorso biodinamico, che vede nella cantina solo un accompagnamento alla trasformazione dell’uva in vino.
In cantina si svolgono le fermentazioni alcoliche e malolattiche spontanee, con l’utilizzo di anfore, tini tronco-conici, barrique, botti e in minima parte di vasche di cemento.
![Abitare](https://www.sincette.it/wp-content/uploads/2021/04/Abitare.jpg)
![Abitare](https://www.sincette.it/wp-content/uploads/2021/04/Abitare.jpg)
Si vuole infatti creare un bilanciamento tra la forza terra e quella cosmo per assicurare l’equilibrio all’interno delle piante.
Il lavoro in vigna è quindi centrale nel percorso biodinamico, che vede nella cantina solo un accompagnamento alla trasformazione dell’uva in vino.
In cantina si svolgono le fermentazioni alcoliche e malolattiche spontanee, con l’utilizzo di anfore, tini tronco-conici, barrique, botti e in minima parte di vasche di cemento.